Hanspeter Thür, incaricato federale della protezione dei dati, ha proposto martedì di inasprire le sanzioni in caso di violazioni: a suo avviso la legge attuale non è abbastanza severa.
L’aggiunta di un nuovo articolo alla legislatura in vigore permetterà di fissare dei limiti alle imprese che raccolgono ed utilizzano informazioni personali.
Oggi le conseguenze non sono gravi
Secondo Thür si tratta di un provvedimento necessario nell’era digitale, in cui il furto di informazioni personali interessa ormai tutti. “Oggi violare le disposizioni sulla protezione dei dati è un reato di poco conto e le conseguenze sono molto meno gravi per esempio rispetto ai casi di pirateria stradale.”
Poca trasparenza
Mister dati ha poi puntato il dito sulle imprese che raccolgono informazioni sui clienti di negozi per informarsi sulle loro preferenze: “Numerose società svizzere fanno ricorso a questi fornitori di servizi con sede negli Stati Uniti, ma si guardano bene dal dirlo. Ci vorrà «un mini Snowden» per far luce su tali pratiche e rendere un intervento possibile”.
L’alto funzionario federale auspica di ottenere l’appoggio del mondo politico: un gruppo di lavoro incaricato dal Consiglio federale si occupa attualmente della questione. Esso dovrebbe far conoscere le sue conclusioni entro la fine dell'anno.
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