Svizzera

Nei depositi in Svizzera montagne di puff

INCHIESTA: Il bluff delle puff (parte 4) – Tutto è gestito dai privati: dalla vendita al mancato smaltimento - Per le Autorità federali va bene così

  • 21 giugno 2023, 05:57
  • 11 settembre 2023, 14:25
16:54

Il bluff delle puff - Parte 4 - Nei depositi in Svizzera montagne di puff

RSI Info 20.06.2023, 22:49

Di: Daniela Fabello/Cellula inchieste RSI 

Ferme nei container fra un vecchio cellulare e una radio rotta, ammassate a tonnellate nei depositi della BATREC, l’azienda in cui confluiscono tutte le batterie esauste della Svizzera: ecco la fine che fanno davvero le sigarette elettroniche usa e getta riportate dai consumatori nei centri di raccolta. Si accumulano in attesa che qualcuno trovi il sistema di riciclarne i componenti. Mentre chi le ha comprate ha già versato soldi per uno smaltimento corretto.

La nostra inchiesta si conclude con questa constatazione.

Ma per il Consiglio federale non sembrano esserci motivi di preoccupazione. Non è il caso di vietare la vendita delle sigarette elettroniche usa e getta in Svizzera perché si tratterebbe di “un’ingerenza nella libertà di commercio”, ha risposto a un’interpellanza parlamentare. Mentre reagendo a un’altra interpellanza ha dichiarato di “non essere a conoscenza di alcuno smaltimento improprio di questi dispositivi”.

In realtà in Svizzera non si raccolgono dati che possano offrire una visione complessiva del flusso delle sigarette elettroniche usa e getta. Non si monitora quante ne vengano importate, quante buttate nell’ambiente, quante nella spazzatura, quante raccolte negli ecocentri. Tutto si basa soltanto su stime.

La Confederazione ha affidato la filiera del riciclaggio ad aziende e associazioni private. All’ufficio federale dell’Ambiente, che dovrebbe controllare che tutto funzioni al meglio, non è data la possibilità legale di accedere a tutti i dati riguardanti le quantità e i materiali trattati. Sono misteri, custoditi sotto l’egida del segreto commerciale.

Quanto aspettare ancora prima di intervenire?

“Si sta pianificando una campagna di sensibilizzazione, ma non so dirle a che punto si sia. Non possiamo neanche obbligare il settore. È davvero una questione volontaria”, spiega alla RSI un responsabile dell’Ufficio federale dell’ambiente. A suo parere, l’industria del tabacco “ha già fatto molto in passato distribuendo gratuitamente centinaia di migliaia di piccoli posacenere per dire alle persone di non buttare i mozziconi per terra”.

Il riciclaggio delle puff, per ora, è soltanto un bluff.

la serie

41:27

Il bluff delle puff (versione integrale)

RSI Info 20.06.2023, 23:20

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