La Corte d’appello penale del Tribunale cantonale vodese non ha concesso alcuno sconto a Claude D. Il 40enne che, nel maggio 2013 poco lontano da Payerne, uccise la giovane Marie si è visto confermare la condanna al carcere a vita e all’internamento.
Il processo d'appello ha occupato la sola giornata di giovedì. L’imputato ha di nuovo negato di aver agito con premeditazione e ha sostenuto di non aver sorvegliato né molestato Marie prima dei fatti. Il suo avvocato ha definito condanna di stampo populista la sentenza di primo grado dello scorso 24 marzo.
La difesa del 40enne si è battuta contro la conferma del primo verdetto, ma i giudici di Losanna hanno nuovamente dato ragione all’accusa.
Diem/ATS
Dal TG20:
Il nostro approfondimento sull'internamento a vita: Pena difficile da applicare
RG 18.30 del 02/09/2016: il servizio Gabriele Fontana
RSI Info 02.09.2016, 21:30
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