Svizzera

"No" del Nazionale all'iniziativa anti-vaccini

Già oggi nessuno può essere vaccinato contro la sua volontà, ricorda la Camera bassa, ma il testo pone anche altri problemi

  • 31 maggio 2023, 13:08
  • Ieri, 12:25
Di: ATS/pon 

L'iniziativa popolare "Per la libertà e l'integrità fisica", lanciata dagli ambienti "no-vax", oltre a rimettere in discussione il monopolio statale nell'uso della forza è inutile: già oggi nessuno può essere vaccinato contro la sua volontà. È quanto afferma il Consiglio nazionale che ha bocciato - con 140 voti contro 35 e 8 astenuti - la proposta di modifica costituzionale su cui il popolo sarà chiamato a esprimersi visto che sono state raccolte 125'000 firme valide.

Respinta anche l'eventualità di presentare un controprogetto, in favore del quale si erano pronunciati fra gli altri i ticinesi Piero Marchesi e Lorenzo Quadri, riconoscendo che il problema sollevato dal testo, per quanto con contenuti generici e imprecisi, siano reali. Diversi esponenti democentristi, senza fare breccia fra la maggioranza, hanno in particolare sostenuto come l'obbligo di vaccinazione, per quanto non sulla carta sia stato applicato de facto durante la pandemia: i soldati non vaccinati, per esempio, erano stati rispediti a casa.

Conseguenze anche sull'operato della polizia

L'iniziativa, lanciata dal comitato denominato Movimento svizzero per la libertà, vuole che gli interventi nell'integrità fisica o psichica di una persona avvengano solo con il consenso di quest'ultima e che, in caso di rifiuto, la persona interessata non possa essere punita né subire pregiudizi sociali o professionali, ha ricordato Patricia von Falkenstein (PLR/BS) a nome della commissione.

Lanciata nel contesto delle prime due ondate di pandemia da coronavirus e dello sviluppo dei relativi vaccini, l'iniziativa intende prevenire qualsiasi obbligo vaccinale "diretto o indiretto", pur senza farvi un riferimento esplicito. Il testo concerne tutti i vaccini - non solo quelli anti-covid -, ma anche microchip e informazioni digitali nel corpo sotto qualsiasi aspetto. Ma, come sottolineato da Baptiste Hurni (PS/NE) per la commissione, la formulazione del testo è troppo generica e avrebbe conseguenze indesiderate su numerosi aspetti sociali e politici, a partire dalla coercizione di polizia fino all'esecuzione delle pene o al prelievo di DNA.

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