Le forze del centro si uniscono nel parlamento federale. Nella prossima legislatura al gruppo del PPD si unirà, insieme agli evangelici, anche il Partito borghese democratico, che dopo la disfatta elettorale con tre deputati non è più grado di costituire un proprio gruppo. Una mossa che permette al PPD di diventare la terza forza in Consiglio nazionale dopo UDC e PS. I delegati del partito erano oggi, sabato, in assemblea a Langenthal. Un’occasione propizia per “tastare” il polso alla base in vista dell’unione tra i diversi gruppi politici al Nazionale.
E la proposta sembra essere stata accolta in modo positivo dai delegati. Il centro ne esce rafforzato, e ovviamente sarà il PPD (che alle recenti Federali ha tutto sommato limitato i danni perdendo solo un paio di seggi) la forza trainante di questa un’unione, di questo centro che sarà corteggiato da destra e sinistra per trovare le maggioranze in Parlamento.
Durante il suo applaudito intervento il presidente Gerhard Pfister ha spiegato che il PPD non dovrà limitarsi a fare solo l’ago della bilancia, ma deve diventare il partito delle idee e essere elemento trainante del centro che sappia assumersi le responsabilità e creare le maggioranze necessarie per trovare le soluzioni alle sfide principali della prossima legislatura: costi della salute, riforma della previdenza, questione climatica e rapporti con l’UE.
Nel corso della riunione, i delegati hanno poi accolto l'idea di estendere la norma antirazzismo alle esternazioni omofobe e respinto l'iniziativa sugli alloggi, tutti oggetti in votazione il prossimo 9 di febbraio.
Si rafforza anche il gruppo dei Verdi
A rafforzarsi in seno al Parlamento non è però solo il gruppo PPD. Quello dei Verdi ha accolto nel proprio seno i consiglieri nazionali Denis de la Reussille (PdL/NE) e Stéfanie Prezioso (Solidarités/GE). La "frazione" ecologista conta così 30 deputati ed ora è la quarta per numero di membri dopo quelle democentrista, socialista e popolare-democratica.
Il partito ambientalista, avendo superato per peso il PLR, rivendica di entrare nella rotazione per la presidenza al posto dei liberali-radicali il cui gruppo è di 29 membri. I suoi vertici non intendono però insidiare l'elezione della vodese Isabelle Moret quale prima cittadina del paese in sostituzione di Marina Carobbio.
Sabato di assemblee di partito
Telegiornale 09.11.2019, 13:30