Sono parecchi i domenicali svizzerotedeschi e romandi che tornano sull’esito delle elezioni federali dello scorso 20 ottobre ma con uno sguardo rivolto all’elezione del Consiglio federale prevista a inizio dicembre. NZZ am Sonntag, SonntagsBlick, SonntagsZeitung e Matin Dimanche sono concordi nell’affermare che gli ecologisti hanno chiare mire sul seggio del PLR Ignazio Cassis e che non sono escluse sorprese.
Il Matin Dimanche rileva che il PLR è l’unico partito che si è schierato in difesa di Cassis, mentre il PPD sottolinea il suo ruolo di arbitro. Il PS ritiene invece che non sia più "corretto mantenere una maggioranza di destra in Governo visto che questa non è più data in nessuna delle due Camere”. E il presidente PS Christian Levrat, dalle colonne del SonntagsBlick rilancia la soluzione di un Consiglio federale a 9 membri che consentirebbe di distribuire i seggi tra i maggiori partiti e risolvere il problema della rappresentanza Verde in Governo. Dal canto suo l’ex consigliere federale Christoph Blocher, nella SonntagsZeitung ritiene che per risolvere la questione andrebbero tolti un seggio ciascuno al PLR e al PS assegnandoli ai Verdi e ai Verdi liberali.
Il Matin Dimanche ricorda che le origini italafone di Cassis potrebbero essere il suo salvagente per mantenere lo scranno in Governo. La NZZ am Sonntag va ancora oltre, affermando che in caso di rielezione, Ignazio Cassis dovrà lasciare il Dipartimeto degli esteri visto che “ha perso la fiducia dei partner sociali a Berna e gode di poco apprezzamento a Bruxelles”.
ATS/Swing