Rintracciare la catena di trasmissione del Covid-19 tra la popolazione svizzera ed isolare tempestivamente i nuovi infetti. È questo lo scopo dell’app sperimentata giovedì sulla piazza d’armi di Chamblon (canton Vaud) da un centinaio di militari. Durante le attività giornaliere, i soldati hanno utilizzato l’app scambiandosi un biglietto da visita ogni volta che incontravano un collega, questo per determinare l’accuratezza delle informazioni raccolte dai cellulari. I primi test sono stati effettuati nelle scorse settimane su campioni di utenti circoscritti, mentre oggi lo si è fatto in una situazione reale.
L’applicazione, denominata DP3T (Decentralized Privacy-Preserving Proximity Tracing), è stata sviluppata dai Politecnici federali di Zurigo e Losanna e si inserisce nella strategia del Consiglio federale di allentamento delle misure di contenimento del coronavirus per tracciare i contagi in modo sistematico ed evitare una seconda ondata epidemica.
L'app, che sarà disponibile da metà maggio, è in grado di determinare la distanza e il tempo di esposizione tra le persone che la utilizzano e di informare tempestivamente gli utenti entrati in contatto con una persona risultata positiva al virus. DP3T utilizza la tecnologia Bluetooth per lo scambio di dati e garantisce la privacy di chi la utilizza.
L'app per tracciare il virus
Telegiornale 24.04.2020, 22:00