Svizzera

Se all'edilizia mancano i numeri

Anche questo settore deve affrontare carenze di manodopera. Come affrontarle? Focus sui giovani e sulla valorizzazione dell'apprendistato

  • 30 giugno 2023, 15:05
  • 14 luglio 2023, 20:06
Secondo lo scenario peggiore evidenziato dallo studio, fra vent'anni il settore dovrà fare i conti con la mancanza di 5'600 lavoratori

Secondo lo scenario peggiore evidenziato dallo studio, fra vent'anni il settore dovrà fare i conti con la mancanza di 5'600 lavoratori

  • archivio tipress
Di: RG/Laura Dick/ARi 

La "Giornata della costruzione", l'evento annuale del settore dell'edilizia, si svolge proprio oggi, venerdì, a Lugano. L'attenzione è rivolta soprattutto ai problemi che concernono l'offerta e la domanda di lavoratori qualificati. Già attualmente il ramo registra carenze in talune professioni. E in base allo scenario peggiore, fra 20 anni, mancheranno ancora 5'600 lavoratori edili, segnatamente muratori e capisquadra. A evidenziarlo è uno studio commissionato dalla Società svizzera impresari costruttori (SSIC) ad un centro di ricerca di Basilea.

Sono tre le misure inquadrate per affrontare queste carenze: riqualificare persone provenienti da altri settori, ridurre il tasso di abbandono fra i giovani e aumentare il numero delle persone in apprendistato, specie per i muratori. "Lottiamo sempre con questa cultura un po' latina, secondo la quale solo la via accademica" darebbe ai giovani la possibilità "di riuscire ad avere un'attività interessante e anche ben pagata", afferma in proposito il presidente centrale della SSIC Gian Luca Lardi, osservando che "se uno studia per 7-8 anni, ma poi non riesce a concludere il suo diploma universitario, a 23-24 anni si ritrova sulla strada senza un diploma".

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RG 12.30 del 30.06.23 - Il servizio di Laura Dick

RSI Info 30.06.2023, 13:35

Ma proprio qui, secondo Lardi, risiede il punto forte dell'apprendistato. Il settore vuole quindi lavorare tanto per sensibilizzare, specialmente i genitori" sul fatto che "l'apprendistato ha un grande valore per ogni giovane". E tornando all'ambito latino, al Ticino ma anche alla Romandia, si osservano "dei tassi di accademizzazione molto più alti rispetto ai cantoni svizzero-tedeschi, dove l'apprendistato ha un valore maggiore" e si constata "meno disoccupazione giovanile".

Se queste misure avranno successo, nel 2040 si riuscirà a ridurre della metà, si stima, la carenza di lavoratori qualificati legata al peggior scenario. Tra vent'anni ci sarà sì manodopera sufficiente per il settore, ma la carenza di quella qualificata avrà comunque un costo e inciderà sul fatturato.

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