Svizzera

Strade, progetti percepiti come “troppo ambiziosi”

Il consigliere federale Albert Rösti si è espresso dopo la bocciatura del potenziamento della rete viaria nazionale

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Albert Rösti domenica in conferenza stampa

  • Keystone
Di: ATS/ludoC 

Progetti troppo ambiziosi, la difficoltà di dimostrare che saranno utili a tutta la Svizzera e l’attuale situazione finanziaria della Confederazione: parlando domenica a Berna durante una conferenza stampa, il ministro dei trasporti Albert Rösti ha citato tre fattori che, a suo avviso, hanno portato alla bocciatura dei sei progetti autostradali alle urne.

I sostenitori del referendum hanno espresso la loro opposizione di principio al finanziamento dei progetti, ritenuti “troppo ambiziosi”, secondo il consigliere federale. Egli ritiene inoltre che la controparte non sia riuscita a dimostrare l’utilità complessiva degli ampliamenti autostradali per la Svizzera nel suo complesso, anche se il “sì” è stato più alto nei Cantoni e nelle regioni direttamente interessate dai progetti.

Rösti ha poi affermato che l’opinione pubblica è stata “più critica” nei confronti di una spesa di circa cinque miliardi di franchi in un momento in cui la Confederazione ha bisogno di mettere ordine nelle proprie finanze. Pur essendo favorevole a questi progetti, ha ritenuto che fosse “un grande privilegio del nostro Paese” che il popolo potesse esprimere un’opinione diversa da quella del Consiglio federale e del Parlamento.

I sei progetti non saranno quindi realizzati. Il loro sviluppo sarà “rapidamente adattato”, ha dichiarato Rösti.

Trovare alternative

Il consigliere federale ha però sottolineato che è un dovere costituzionale “garantire l’esistenza di un’infrastruttura stradale adeguata”. Per risolvere i problemi degli ingorghi stradali, a suo avviso, bisognerà trovare delle alternative. Alternative che incontrino il favore della popolazione.

Altri progetti di sviluppo autostradale che non sono stati oggetto di referendum saranno realizzati come previsto nei prossimi anni. Per questo motivo, il capo del Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (DATEC) si oppone a una riduzione dell’imposta sugli oli minerali, che serve a finanziare il Fondo per le strade nazionali (FORTA). La richiesta di riduzione proviene dal suo partito, l’UDC.

Albert Rösti ha subìto la sua prima sconfitta davanti al popolo. Era in vantaggio nelle votazioni sulla legge per la protezione del clima e sulla legge sull’elettricità.

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Telegiornale 24.11.2024, 12:30

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