Sul nuovo tariffario medico (TARDOC) sono stati fatti progressi importanti dall'estate scorsa, ma non ancora sufficienti. È quanto pensa il Consiglio federale, che ha chiesto oggi (venerdì) ai partner contrattuali di presentare una nuova versione del TARDOC (entro la fine del 2023) che rispetti la neutralità dei costi, criterio imprescindibile per la sua approvazione.
Nel giugno 2021, il Governo aveva rinviato al mittente il TARDOC suscitando la risposta piccata dei partner tariffali curafutura, FMH - ossia la federazione dei medici svizzeri - e commissione delle tariffe mediche (CTM). L'esecutivo sosteneva che la struttura tariffale, elaborata da curafutura e FMH, presentava gravi vizi materiali e non garantiva la neutralità dei costi.