In Svizzera tra il 1° luglio e il 15 agosto vi sono state 555 ospedalizzazioni per Covid-19 di persone il cui stato vaccinale era precisamente noto alle autorità sanitarie federali: 31 erano completamente vaccinate e 522 non vaccinate o non del tutto immunizzate. Sono tre cifre che danno la misura dell’impatto della protezione assicurata dalla vaccinazione contro le forme più gravi della malattia provocata dal coronavirus. Ma ancora non dicono tutto. Essendo dati assoluti non permettono di valutare appieno la situazione che il Data Team di RTSInfo, grazie alla collaborazione dell’Ufficio federale della sanità pubblica, ha chiarito determinando il rapporto tra il numero degli ospedalizzati e il numero effettivo delle persone che hanno o non hanno completato il ciclo vaccinale.
Emerge così che nel periodo considerato per ogni milione di residenti effettivamente vaccinati ci sono stati 8,3 ricoveri. Mentre tra i non vaccinati la quota è stata di 105,9 ricoveri. Dodici volte di più, quindi. Probabilmente il rapporto reale è ancora maggiore ritenuto che l’analisi ha potuto prendere in considerazione unicamente l’89% delle ospedalizzazioni registrate al 16 agosto poiché dell’altro 11% dei pazienti la situazione vaccinale non era nota. Inoltre i dati non tengono conto del diverso tasso di vaccinazione nelle varie fasce d’età.
Covid-19, i dati sui contagi
Telegiornale 18.08.2021, 14:30
Per conoscere precisamente l’efficacia reale della vaccinazione per proteggere dalle forme più gravi di Covid-19 in Svizzera e nel resto del mondo si dovranno attendere i risultati degli studi clinici in atto. Altre analisi simili hanno però notato un'importante differenza tra il numero di pazienti vaccinati e non vaccinati. In Francia, ad esempio, stando a Le Monde alla fine di luglio, ci sono stati 6 volte più ricoveri di non vaccinati che di vaccinati. Negli Stati Uniti, stando ai dati presi in considerazione dal New York Times, il rapporto varia da 5 a oltre 100 a seconda dello Stato.
Finora censiti 122 ricoveri e 23 decessi tra i vaccinati
Dalla fine dello scorso gennaio (quando in Svizzera si è cominciata ad iniettare la seconda dose di vaccino) vi sono stati oltre 7'400 ricoveri legati al Covid-19. Di questi 122 hanno riguardato persone completamente immunizzate. 23 sono morte (21 avevano più di 80 anni, uno tra 70 e 79 anni e uno tra 50 e 59 anni), mentre nello stesso periodo i decessi totali legati al Covid-19 sono stati 1'394.
In totale, dal 27 gennaio ci sono stati 782 casi di infezioni in persone che erano state vaccinate con due dosi da almeno 14 giorni, rileva l'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) nel suo rapporto settimanale sulla situazione. Si può tuttavia ipotizzare un numero considerevole di casi non segnalati, che non hanno richiesto cure mediche.
L’età dei ricoverati in ospedale continua ad abbassarsi. La scorsa settimana l’età mediana è stata di 53 anni.
L'UFSP sottolinea che i vaccini disponibili in Svizzera proteggono "con un'elevata efficacia contro le infezioni sintomatiche" e "contro i decorsi gravi della malattia" anche con la variante delta. L'efficacia dei due vaccini è del 94-95%.