È una sorpresa che farà discutere quella rivelata da un documento tecnico finito nelle mani dei colleghi di SRF. Il riconoscimento dell’equivalenza tra la borsa svizzera e quella dell’Unione europea potrebbe essere limitato ad un anno, e non a tempo indeterminato come pianificato inizialmente.
Il funzionario europeo che l’ha redatto spiega che la cautela è dovuta all’assenza dell’accordo quadro. Il prolungamento del riconoscimento, importantissimo per la borsa di Zurigo e per la piazza finanziaria svizzera, verrà valutato in base allo stato di avanzamento delle trattative. La Commissione europea di Jean-Claude Juncker, così facendo, accresce la pressione sulla Svizzera, al fine di accelerare la firma dell'accordo.
La Svizzera aveva accettato di stanziare 1,3 miliardi di franchi per la coesione dell’Unione europea, confidando, come contropartita, nel riconoscimento dell’equivalenza normativa. Questa è necessaria per poter continuare ad effettuare, a partire da gennaio, operazioni su titoli quotati contestualmente in Svizzera e sulle piazze europee.
SRF/RG/Red. MM.