La cattedrale di San Gallo, a vent'anni dall'ultimo grande restauro, in questo periodo è sottoposta ad un'operazione straordinaria: pulire tutto e a fondo. Per ridare lustro al gioiello dell'architettura barocca, patrimonio dell'umanità UNESCO, l’amministratore è affidato a un'impresa di pulizie fuori dal comune. Un’impresa che non conosce crisi, ma per la quale non tutti possono lavorare. Soprattutto se si soffre di allergia alla polvere e di vertigini.
Hugo Stössel trascorre le sue giornate lassu'
Da 26 anni il pittore e restauratore Hugo Stössel si occupa esclusivamente della pulizia di chiese. Con il suo aspirapolvere e il pennello passa le giornate a oltre 20 metri di altezza. A lui e ai suoi tre collaboratori nella cattedra di San Gallo il lavoro non manca; la navata è lunga oltre 100 metri. Ci sono stucchi, opere d’arte e decorazioni che bisogna ripulire in gran parte a mano dagli accumuli di sporco e dalle incrostazioni di fuliggine provocati dalle centinaia di migliaia di ceri e candele accesi dai visitatori.
Le incrostazioni di fuliggine spariscono dai muri sotto l'azione della spugna
Ma come si pulisce una chiesa? "Una volta passato l'aspirapolvere, con una spugna di latex si tolgono le incrostazioni e poi si lavano anche pareti per eliminare la sporcizia in profondità". Spiega Hugo Stössel che con la squadra della Fontana & Fontana di Rapperswil-Jona lavorerà a San Gallo fino a giugno per un totale di sei mesi di sforzi e un milione di fattura.
Diem/TG
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