Ticino e Grigioni

“Il conducente resti in cella”

Chiesta una proroga di due mesi per il 36enne che, ubriaco, provocò l’incidente mortale di Sigirino

  • 13 dicembre 2017, 19:44
  • 23 novembre, 03:16
L'uomo era al volante con un'alcolemia superiore al 2 per mille

L'uomo era al volante con un'alcolemia superiore al 2 per mille

  • Rescue Media

L’autore dell’incidente mortale di Sigirino deve rimanere ancora dietro le sbarre. Così ritiene il procuratore capo Nicola Respini, che mercoledì ha chiesto una proroga di due mesi della sua carcerazione preventiva. Secondo il magistrato sussisterebbe infatti ancora il pericolo di recidiva. Sulla questione si esprimerà ora il giudice dei provvedimenti coercitivi.

Il 36enne italiano è accusato di omicidio intenzionale. Era il 10 novembre quando, sulla A2, con la sua auto speronò uno scooterista del Luganese, provocandone il decesso. L’imputato era ubriaco fradicio: nel sangue aveva un tasso medio del 2,18 per mille, in una forchetta compresa tra il 2,16 e il 2,68.

Per chiarire la dinamica dell’incidente Respini ha commissionato una perizia. All’esperto è stato chiesto di determinare anche la velocità della vettura al momento dell’impatto, che si cercherà di calcolare in base delle tracce rilevate sull’asfalto e alle immagini delle telecamere presenti lungo l’autostrada.

Francesco Lepori

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