Dovrà rimanere in carcere almeno per le prossime 5 settimane il 36enne italiano che venerdì sera sulla A2, all’altezza di Sigirino, ha provocato la morte di uno scooterista.
Lo ha stabilito martedì la giudice dei provvedimenti coercitivi Claudia Solcà, accogliendo interamente le richieste del procuratore pubblico Nicola Respini. La decisione si basa soprattutto sul pericolo di recidiva. Si tratta di una prima, almeno a livello ticinese. Mai finora era stata ordinata infatti la carcerazione preventiva di un pirata della strada.
L’uomo - ricordiamo - è accusato di omicidio intenzionale (con dolo eventuale). E questo essenzialmente in ragione del fatto che fosse ubriaco.
Come anticipato sabato dalla RSI, i primi test hanno riscontrato addirittura un’alcolemia superiore al due per mille. A verbale l’automobilista ha parlato di un possibile colpo di sonno, per poi cambiare versione e spiegare l’accaduto con la combinazione di alcol e farmaci.
Francesco Lepori