L’industria farmaceutica si conferma un settore florido e a Biasca continua a investire. Nuovi laboratori sono sorti alla HAS (Healthcare Advanced Synthesis) - con un investimento da 10 milioni - che lo scorso anno aveva in parte assorbito il personale colpito dalla ristrutturazione di Helsinn. La ditta si occupa dello sviluppo di principi altamente attivi o oncologici che necessitano di una tecnologia specifica.
“Siamo circa 220 persone che lavorano qui a Biasca ed esportiamo i principi attivi in tutto il mondo, quindi i nostri clienti principali sono in Svizzera, ma soprattutto negli Stati Uniti, in Giappone ed è con loro che abbiamo definito una strategia di sviluppo del futuro che passa da investimenti a livello di laboratorio a creare nuove capacità produttive che fanno crescere ulteriormente l’azienda“, spiega Valdo Mossi, amministratore delegato HAS.
L’espansione è anche un’opportunità per nuovi posti di lavoro per la regione: “Diamo la possibilità anche a degli apprendisti, che saranno la nuova generazione per il Ticino e per la Svizzera e gli diamo la possibilità di imparare un lavoro qualificato interessante”.
“Noi da qui vendiamo in tutto il mondo, specialmente negli Stati Uniti, Giappone ed Europa. Abbiamo investito oltre 100 milioni degli ultimi 10 anni e quello che inauguriamo oggi è un nuovo centro di qualità e di analitica, un investimento di quasi 10 milioni per la qualità e per la ricerca. Perché dall’altra parte amplieremo anche la ricerca per i nuovi progetti”, racconta Riccardo Braglia, membro della direzione HAS.
La scelta di Biasca si rivela dunque premiante ma 40 anni fa, quando tutto iniziò, fu tutt’altro che scontata: “All’epoca abbiamo trovato delle grandi agevolazioni, dei grandi aiuto da parte di tutto gli enti pubblici, sia comunali che cantonali - spiega Gabriele Braglia, presidente HAS - Oggi io credo che sarebbe veramente molti difficile per non dire impossibile, visto l’aumento di tutte le legislazioni di controllo, rendono difficile iniziare un’attività”.
La farmaceutica in Ticino continua a puntare sul controllo qualitativo dei prodotti, sulla ricerca e lo sviluppo.