In Ticino, oltre alle sostanze stupefacenti illegali, è in aumento anche l'abuso di farmaci, in particolare di benzodiazepine, ovvero psicofarmaci. Un fenomeno preoccupante, perché da un lato genera un mercato nero di ricette mediche, dall'altro questi medicinali sono prescritti anche ai giovani e causano forte dipendenza, rendendo talvolta difficile una diagnosi.
Il 2022 è stato segnato dalla fine della pandemia, che aveva costretto alla chiusura temporanea della sede di Lugano, quello dell'Associazione L'Ancora che, in totale ha avuto 43 pazienti, l'80% di genere maschile.
Preoccupante aumento dell'abuso di psicofarmaci
Il Quotidiano 30.05.2023, 19:00
"Dal punto di vista dell'esercizio, il Covid non ha portato grandi difficoltà" chiarisce a questo riguardo Fulvio Pelli, presidente comitato dell'Associazione L'Ancora. "Eccetto il fatto che abbiamo dovuto riunire tutti i pazienti in un unico centro, invece di separarli in due centri". Così facendo era possibile intervenire sui pazienti colpiti dal Covid, separandoli dagli altri.
Il Centro Terapeutico Villa Argentina ospita al momento una ventina di pazienti su un massimo di 25, ma sono previste quattro nuove ammissioni. Un triste "tutto esaurito" per il Ticino che, oltre a un aumento del consumo di crack, è confrontato con una nuova preoccupante tendenza, le benzodiazepine.
"Sono degli ansiolitici" spiega Mirko Steiner, direttore comitato dell'Associazione L'Ancora "rilassano la persona, combattono l'ansia e sono molti utili se prescritti bene". Al contrario, "diventano invece pericolosi quando il tempo si allunga, le persone aumentano le dosi e riescono a procacciarsi queste sostanze non solo da un medico ma da più medici in contemporanea".
Il rischio è quello che si venga a creare un sottobosco di casi non diagnosticati, perché le benzodiazepine sono ottenibili con ricetta medica.
"Evidentemente questo tipo di medicamento", continua il direttore, "può essere utilizzato anche per calmierare gli effetti, per esempio, della cocaina classicamente". Ma non solo; spesso viene impiegato per combattere lo stress tra i giovani e anche tra le donne sopra i quarant'anni, dove "secondo la casistica, si nota un accesso maggiore a questo tipo di sostanze".
I sintomi visibili di una possibile dipendenza sono sonnolenza improvvisa, calo di capacità di concentrazione, parola e movimenti rallentati.