Sono state condannate le quattro persone comparse di fronte alla Corte delle Assise criminali a Lugano per una lunghissima serie di maltrattamenti e soprusi nei confronti di una bambina. Alla sbarra c’erano i genitori affidatari della piccola, il tutore e un assistente sociale. La sentenza è stata comunicata alle parti giovedì pomeriggio.
La madre affidataria è stata condannata a 22 mesi di carcere, sospesi condizionalmente per due anni. Il padre affidatario è stato invece condannato a 18 mesi, anche per lui sospesi per due anni. L’accusa aveva chiesto 2 anni e 10 mesi (di cui 10 mesi da espiare) per la donna e 2 anni sospesi per l’uomo (vd. correlati).
Per tutore e assistente sociale pene superiori alle richieste
Il tutore della bimba e l’assistente sociale che seguiva il caso, accusati di favoreggiamento, sono stati condannati rispettivamente a 16 e 13 mesi, sospesi condizionalmente. Una pena superiore a quella proposta dall’accusa, che chiedeva 10 mesi per entrambi. I loro avvocati reclamavano invece il pieno proscioglimento.
ludoC/CSI
L’infanzia in affido
Gli interrogativi sollevati dalla vicenda saranno al centro della puntata di Modem di venerdì (ReteUno alle 08.20) che affronterà i meccanismi di controllo, ricerca e accompagnamento delle famiglie in affido. Il tema sarà affrontato con gli ospiti:
Sabina Beffa, responsabile Ufficio dell’aiuto e della protezione del DSS
Stefani Caffi, assistente sociale ATFA
Angeles, genitrice affidataria
Marisa Romeo, ispettrice presso la Camera di protezione del Tribunale d’Appello