Il caso di una bambina che ha subito maltrattamenti e soprusi fisici e psicologici gravissimi fra il 2010 e il 2013 è approdato martedì alla Corte delle Assise Criminali di Mendrisio, riunita a Lugano. Alla sbarra una coppia di genitori affidatari, rea confessa, che deve rispondere dei reati di coazione ripetuta, sequestro di persona, lesioni, esposizione a pericolo della vita altrui e violazione del dovere d’assistenza.
Inquisiti per favoreggiamento anche il tutore e l'assistente sociale dell'Ufficio dell'aiuto e della protezione, che seguivano il caso e si proclamano innocenti. Secondo l’accusa, invece, questi ultimi non hanno voluto ascoltare le richieste d'aiuto dei genitori affidatari che, durante un colloquio, dissero: "Ci sentiamo dei carnefici".
La procuratrice pubblica Valentina Tuoni ha chiesto la condanna di tutti gli imputati: per la madre affidataria ha chiesto due anni e 10 mesi o, in alternativa, in presenza di un sincero pentimento, due anni sospesi. Per il padre affidatario due anni sospesi. Per tutore e assistente sociale 10 mesi sospesi. Il processo continuerà mercoledì.
CSI/Darco Degrussa/M. Ang.
CSI 18.00 del 27.03.18 Il servizio di Darco Degrussa
RSI Info 27.03.2018, 21:40
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