Sono iniziati in Val Bregaglia, 4 anni dopo la frana del pizzo Cengalo, i lavori finalizzati a proteggere a lungo termine le località di Bondo, Spino, Sottoponte e Promontogno.
Nei prossimi 4 anni e mezzo, come reso noto sabato dal comune di Bregaglia attraverso un comunicato, saranno edificati dighe di protezione, nuovi ponti e strade, mentre sarà interrata una linea elettrica ad alta tensione. Le opere implicheranno costi per 42 milioni di franchi, che per circa due terzi saranno coperti da Confederazione e canton Grigioni. Il comune dovrà invece assumersi oneri per circa 13 milioni, la maggior parte dei quali sarà finanziato da donazioni.
Oggi è stata posta la prima pietra dei lavori, alla presenza del sindaco Fernando Giovanoli, del presidente del Governo grigionese Mario Cavigelli e di Katrin Schneeberger, direttrice dell'Ufficio federale dell'ambiente (UFAM).
Giovanoli ha ricordato le otto persone decedute nella frana del 2017 e al tempo stesso ha sottolineato il grande coinvolgimento e la solidarietà che gli eventi hanno determinato. "Fin dal primo giorno, la popolazione colpita della valle si è sentita sostenuta dal comune, dal cantone, dalla Confederazione e da centinaia di migliaia di svizzeri che hanno donato o partecipato in altri modi", ha dichiarato il sindaco.
Bondo, lavori al via
Telegiornale 11.09.2021, 22:00