Sono quasi 400 i metri cubi di roccia staccatisi da un versante della Valle Vigezzo domenica pomeriggio e finiti sulla statale, dove hanno travolto l'auto di una coppia del Locarnese, rimasta uccisa. Non è la prima tragedia del genere nella zona: 24 anni fa, 100 metri più avanti, erano morti tre frontalieri, ha raccontato il sindaco di Re, Oreste Pastore, ai microfoni delle Cronache della Svizzera Italiana.
Le immagini della frana
Rescue Media 01.04.2018, 23:46
I tempi per la riapertura della strada che porta al confine di Camedo sono da definire: lunedì mattina è previsto a Re un incontro con il responsabile ANAS, il vicepresidente della regione Piemonte, prefetto e questore. La chiusura si prospetta comunque lunga. Il sindaco auspica prima di tutto un ripristino della ferrovia, "polmone essenziale". I geologi dovranno stabilire se vi sia il pericolo di ulteriori crolli.
Oreste Pastore, punta il dito anche contro l'incuria nella gestione delle strade da parte dello Stato italiano. Un progetto di galleria esiste ma non è mai partito per motivi economici. Proprio domenica, in un comunicato, il sindaco di Cannobio Giandomenico Albertella si è a sua volta sfogato per il ritardo nei fondi che dovrebbero garantire la messa in sicurezza di un'altra statale, la numero 34, dove nel marzo dello scorso anno una caduta di massi era costata la vita a un ticinese.
CSI/pon