Ci sono i primi indagati per la frana dello scorso 18 marzo sulla statale 34 del Lago Maggiore, che è costata la vita a un motociclista ticinese. Si tratta di persone residenti a Milano proprietarie dei terreni da dove è partito lo smottamento, come riporta La Regione di oggi, venerdì. Gli inquirenti sono riusciti a risalire a loro dopo le verifiche dei confini dei fondi con il GPS.
Il punto centrale dell'inchiesta starebbe in un interrogativo: a chi compete la messa in sicurezza della montagna?
"La morte del cittadino svizzero – ribadisce il sindaco di Cannobio Giandomenico Albertalla – rappresenta una pagina vergognosa per l'Italia. Occorre fare in modo di evitare che si ripetano fatti così gravi". Sabato l'ANAS valuterà a che punto sono i lavori di posa della rete paramassi. La strada potrebbe essere riaperta martedì.
MABO