Il processo al cacciatore che nel settembre del 2019 sparò, uccidendolo, a un amico, scambiato per un cinghiale durante una battuta nella zona del bosco del Penz a Pedrinate, si è concluso con una condanna per omicidio colposo che va al di là delle richieste dell'accusa: 2 anni e 10 mesi di carcere, di cui 6 mesi da espiare. La sua condotta è stata giudicata gravissima dal presidente della corte Amos Pagnamenta.
RG 12.30 del 28.10.2021 Il servizio di Darco Degrussa
RSI Info 28.10.2021, 14:52
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Giovedì mattina nella sua requisitoria il ministero pubblico aveva auspicato una pena di 12 mesi, integralmente sospesa, evidenziando la negligenza e la violazione delle regole della prudenza da parte dell'accusato. In aula il 53enne - non al suo primo incidente di caccia - ha affermato che nel momento in cui esplose il colpo fatale era sicuro di aver avvistato una preda in mezzo alla vegetazione. Invece colpì al fianco uno dei tre compagni, un 50enne, provocandone il decesso.