Si fa sempre più concreto per l'EOC il progetto che porterà ad inglobare il Cardiocentro. I piani - anticipati oggi dal domenicale il Caffé – sono stati infatti inviati negli scorsi giorni alla Fondazione della clinica cardiaca. Indicano in particolare, con tanto di organigramma, come sarà organizzato il futuro istituto all'interno dell'ente e in che modo verrà affrontato questo passaggio. Vengono inoltre spiegate le modalità di assunzione dei dipendenti del Cardiocentro e l'EOC si dice disposto a firmare i primi contratti con il personale già nella primavera di quest'anno.
Un’operazione che ha un obbiettivo preciso, quello di riprendere le trattative entro la fine di febbraio. Altrimenti l’EOC continuerà da solo con l'allestimento dei lavori di preparazione per il trasferimento del patrimonio e delle attività del Cardiocentro, che deve avvenire entro la fine del 2020.
Cassina: “Una mossa inopportuna”
“L’ente ospedaliero – risponde a nome della fondazione Cardiocentro il professor Tiziano Cassina – in questo momento non sta tenendo conto dell’iniziativa popolare depositata a Bellinzona e firmata da oltre 17'000 persone”. Se si parla di trattative, spiega Cassina ai microfoni RSI, un documento del genere non serve a nulla: “Bisogna essere in due al tavolo, non può esserci un’unica visione… si tratta di una manovra prematura e davvero poco azzeccata”.
Sulle eventuali nuove trattative Cassina resta però possibilista: “Se si tratta di discussioni, di collaborazioni e aperture sicuramente c’è spazio, ma è chiaro che lo stesso non esiste invece per le imposizioni, soprattutto per le condizioni elencate nel documento ricevuto, dove a dominare – in particolare nelle garanzie di ruoli e funzioni – è il condizionale ”.
Il piano dell'EOC per il futuro del Cardiocentro
Il Quotidiano 27.01.2019, 20:00