Anche i record nel loro piccolo si battono. Specie nel Paese della democrazia diretta dove c'è sempre un'iniziativa da promuovere, un referendum da lanciare o una petizione da sottoscrivere. Per questo, senza voler gufare, si fa presto a parlare di valanga o record di firme raccolte. Ed allora prima delle "firme del cuore", concessione retorica all'iniziativa del Gruppo CardioCentro, è giusto ricordare il podio di chi ha superato e stracciato le 7'000 sottoscrizioni necessarie per un’iniziativa popolare legislativa in Ticino.
Negli ultimi 40 anni il record spetta a un’iniziativa risalente al febbraio del 1993 in favore dell’istituzione di un registro dei tumori che raccolse 28'671 firme. Non fu necessario votare, in Gran Consiglio approdò un controprogetto che fece del Ticino il primo cantone a dotarsi di questo database.
In seconda posizione, con un destino opposto, figura l’iniziativa popolare per un’effettiva libertà di scelta della Scuola sostenuta da ben 24'140 firme. Il Gran consiglio assecondò quel sostegno popolare, ma nel febbraio 2001 l’appello alle urne dei referendisti stracciò (74 % di NO) la proposta di finanziamento alle famiglie con figli iscritti alle scuole private.
In tempi in più recenti – dal 2000 a oggi – il record di firme raccolte è datato 19 aprile 2005 quando gli amici degli amici del Camoscio raccolsero 15'435 sottoscrizioni "Per un Mendrisiotto senza caccia".
Per 141 firme, il primato è sfuggito pochi mesi dopo - all'eterogeneo comitato contro il termovalorizzatore di Giubiasco per l'iniziativa "28 Inceneritori bastano" fermatosi a quota 15'294.
Sul gradino più basso del podio salgono anche le 14'774 sottoscrizioni raccolte nell'ottobre 2014 per un’efficace protezione del patrimonio culturale del territorio ticinese, che per 6 (sei!) soli firmatari lascia ai piedi del podio le sottoscrizioni consegnate nell'aprile del 2008 - in piena agitazione Officine di Bellinzona - per la realizzazione di un polo-tecnologico industriale.
Valanghe e record che - è bene ricordarlo - non sempre portano fortuna agli iniziativisti. Anzi.
Nel 2015 il Gran Consiglio ha fatto marcia indietro correggendo la modifica legislativa del 2008 e consentendo la caccia sulle pendici del Monte San Giorgio. L'iniziativa contro l'inceneritore venne invece giudicata irricevibile prima dal Governo e Parlamento e poi dal Tribunale Federale, mentre quelle a tutela del Patrimonio e per un polo-tecnologico alle Officine FFS navigano ancora tra i meandri commissionali del Legislativo. Dopo i record di firme, a volte agli iniziativisti serve anche un record di pazienza, e magari anche di scaramanzia…