Botta e risposta sul Cardiocentro di Lugano. Lunedì, con una lettera inviata a tutti i dipendenti, il presidente del CdA Paolo Sanvido e il direttore, Giorgio Pellanda hanno sparato a zero sui promotori della raccolta di firme e sul consiglio di fondazione. L'iniziativa popolare - vi si poteva leggere - "mira a privatizzare definitivamente il Cardiocentro", impedendo "all'EOC di portare avanti la visione lungimirante di Eduard Zwick".
E martedì il gruppo Grazie Cardiocentro, in una nota, si dice "sconcertato di fronte all’attacco sferrato nei nostri confronti da parte dei vertici dell’EOC". "Ci lascia increduli - prosegue la presa di posizione - l’utilizzo degli indirizzi e-mail di migliaia di dipendenti per diffondere offese e menzogne contro il Cardiocentro". Secondo il gruppo è ora "auspicabile che le istituzioni facciano chiarezza su questo episodio che certifica, ancora una volta, la mancanza di responsabilità e la poca correttezza da parte dei vertici dell’EOC".
Il gruppo ricorda poi che Sanvido e Pellanda, che oggi si esibiscono "in pompose e strumentali difese della volontà del fondatore e della sanità pubblica" in passato, hanno entrambi avuto posizioni che "vertevano nella direzione diametralmente opposta". Ed infine al direttore del DSS, Paolo Beltraminelli, "che dovrebbe essere garante di tutte le parti in causa", chiedono di "distanziare da questa imprudente iniziativa".
joe.p.