Il caldo può essere un cattivo alleato degli alimenti, specie di origine animale come carne, pesce o latticini. Dunque maneggiare il cibo in questo periodo senza le dovute attenzioni può essere rischioso, come testimonia anche l’aumento dei casi di intossicazione alimentare nei pronto soccorso.
“Sicuramente in questo periodo cambiano un pochino le abitudini alimentari”, spiega Alessandro Jessula, capo servizio del Pronto soccorso all’Ospedale regionale di Lugano. “Poi c’è il fattore viaggio: la gente si sposta, anche all’estero. Il caldo, quando la catena della conservazione non è ottimale, favorisce il deterioramento abbastanza rapido degli alimenti”.
Un aumento dei casi di gastroenterite legati al cibo è stato riscontrato nel mese di luglio anche alla Clinica luganese Moncucco, si stima mediamente del 50%. Agosto sembra seguire la tendenza. Al laboratorio cantonale giungono segnalazioni di chi sta male anche dopo aver mangiato in un ristorante o in un esercizio pubblico. I professionisti della ristorazione sono più consapevoli dell’importanza di rispettare della catena del freddo.
Il principio, ovviamente, vale anche a casa, come ci ricorda il direttore del laboratorio cantonale Nicola Forrer. “Bisogna fare attenzione in particolare alle derrate sensibili, come carne, pollame, pesce, frutti di mare. Bisogna conservarli sempre alla temperatura indicata sulle confezioni. E questo anche durante il trasporto”.