"Abbiamo organizzato questo flashmob a Lugano per Marwan, per sensibilizzare l’opinione pubblica e le autorità sul tema dei bambini che vengono portati via da uno dei genitori".
Dijana Manteva è da oltre otto mesi che non vede suo figlio, nato e cresciuto in Ticino, e che ora è in Egitto con l’ex marito (leggi il nostro articolo). Il suo messaggio attraverso questa "mobilitazione" FlashmobMarwanBackHome, è un modo per tenere alta l’attenzione su questo problema, vissuto da numerose famiglie.
"Sono in contatto con il console egiziano a Berna", ci spiega, "ho potuto incontrarlo e parlargli della pagina web realizzata per Marwan e del flashmob". Nessuna manifestazione, parallela, è invece prevista in Egitto. "Ho scritto una lettera in arabo per mio figlio il 16 settembre, il giorno del suo compleanno, pubblicata sul giornale l’Al-Ahram. Attraverso i social network cercheremo di condividere con più persone possibile, anche egiziane, il nostro messaggio".
AlesS
Dal Quotidiano:
CSI 18.00 del 17.10.2015 - Il servizio di Simona Rodesino
RSI Info 17.10.2015, 20:04
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