Continua a far parlare di sé l'agenda scolastica ticinese, che nell'edizione 2023/24 comprende due pagine con una vignetta che affronta la questione dell'identità di genere. Stavolta se n'è parlato a Bellinzona, che tra i grandi centri ticinesi sembra andare controcorrente: la maggioranza del Municipio ha infatti deciso di distribuirla regolarmente a tutti gli allievi.
"Riteniamo che i nostri docenti siano in grado di veicolare e affrontare il tema dell'agenda stessa che non è per forza, puntualmente o singolarmente, la fluidità di genere, bensì il rispetto, la comprensione e l'inclusione della diversità e del disagio" spiega Renato Bison, capodicastero Educazione, interpellato dalla RSI.
Gli altri centri hanno optato, negli scorsi giorni, per varie soluzioni. Giovedì la Città di Lugano ha per esempio deciso di non distribuire l'agenda agli allievi di quinta elementare: per il Municipio i docenti non sarebbero pronti ad affrontare la questione dell'identità di genere. La Città di Locarno ha deciso di mettere l'agenda a disposizione solo delle famiglie che la vorranno, mentre Mendrisio la consegnerà ai genitori, che poi potranno decidere se passarla ai figli.
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Ticino: la polemica sull'agenda scolastica
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