Da lunedì prossimo quasi 56'000 allievi e poco più di 7'000 docenti torneranno a scuola per un nuovo anno che sarà caratterizzato da varie novità. Le stesse che sono state illustrate oggi, a Bellinzona, nel corso di una conferenza stampa.
Si procederà così all'avvio della sperimentazione del superamento dei livelli A e B nell'ambito della scuola media. Tale sperimentazione, va ricordato, coinvolgerà 369 allievi di III media nelle sedi di Ambrì, Acquarossa, Bellinzona 2, Massagno, Caslano e Chiasso. Insegnanti, direttori, formatori ed esperti di materia hanno intanto creato una comunità di apprendimento professionale che consentirà il coordinamento sugli aspetti centrali della sperimentazione: classi eterogenee e differenziazione, co-docenza, valutazione unica.
A livello di scuole medie superiori l'anno scolastico 2023/24 sarà contraddistinto dall'inizio delle attività per il Liceo cantonale di Lugano 3. Saranno così 540 allievi e 78 docenti, lunedì prossimo, a varcare la soglia della nuova struttura. Essa, fino al 2028, sarà ubicata nella sede provvisoria di Viganello, in attesa della costruzione della sede definitiva ad Agno. La creazione di questo terzo liceo nel Luganese è da ricondurre alla costante crescita negli anni del numero di liceali, nonché all'esigenza di ristrutturare le attuali sedi; specie quella di Lugano 1, il cui edificio principale risale al 1903.
Nei centri legati alla formazione professionale si apprestano a iniziare o a continuare il loro percorso circa 12'000 persone. Quasi due terzi svolgono la formazione di base nella modalità duale scuola-azienda, mentre l'altro terzo con frequenza scolastica a tempo pieno. Per quanto attiene al livello terziario non universitario, sono circa 1'300 gli studenti iscritti in una delle dieci scuole specializzate superiori del cantone. Quanto alle sottoscrizioni di contratti d'apprendistato, l'evoluzione risulta positiva e riflette le tendenze registrate lo scorso anno. Resta tuttavia aperta la sfida di riuscire a collocare tutti i giovani che intendono iniziare un tirocinio.
Fra fragilità e parità di genere
Sempre più frequenti nella scuola sono situazioni di allievi alle prese con forme di disagio psichico, sociale o affettivo. Il Dipartimento dell'educazione, della cultura e dello sport (DECS) e quello della sanità e della socialità (DSS) hanno quindi promosso una sinergia per individuare le criticità nelle risposte attuali, nonché nuovi contesti di intervento, favorendo nell'ambito scolastico un accompagnamento adeguato degli allievi e delle loro famiglie.
Focus, quindi, anche sulla questione della parità di genere, che dovrà essere sviluppata soprattutto laddove perdura il pregiudizio nella definizione e nella scelta dei percorsi di studio con i relativi sbocchi professionali. Se da un lato, infatti, si rileva una maggior presenza femminile nei licei, dall’altro resta bassa l’affluenza femminilenell’ambito professionale. Una carenza, sottolinea il DECS, che penalizza le dirette interessate, come pure l’intera società ticinese, che si vede così privata del contributo di non poche, valide giovani.
Sull'agenda scolastica
L'agenda scolastica ticinese torna a suscitare polemiche: al suo interno, infatti, due pagine sono dedicate all'identità di genere e hanno suscitato una levata di scudi fatta di interpellanze, interrogazioni e richieste di ritiro.
Ticino: la polemica sull'agenda scolastica
SEIDISERA 22.08.2023, 18:25
Per parte sua il DECS non intende fermare la distribuzione dell'agenda e sottolinea come essa sia uno strumento per diffondere i valori di accoglienza, equità, parità e inclusione che la scuola promuove, con l'ascolto e il dialogo.