Ticino e Grigioni

Il FFDUL chiude “con un messaggio di pace”

Il Festival dei diritti umani si è concluso domenica a Lugano con un ritratto, di produzione elvetica, del Dalai Lama

  • Oggi, 19:00
  • 3 ore fa
02:50

SEIDISERA del 20.10.2024 - Il servizio di Gianluca Blefari

RSI Info 20.10.2024, 17:13

  • FFDUL
Di: Gianluca Blefari 

“La pace nel mondo inizia dalla pace interiore”: è il messaggio di “Wisdom of happiness”, un toccante ritratto cinematografico del Dalai Lama. Ad aver intervistato la più alta carica del buddhismo tibetano, non è stata una produzione hollywoodiana, indiana, cinese o giapponese, bensì due case di produzione di Zurigo. La documentaristica è infatti un settore in cui la Svizzera vanta da decenni una posizione rilevante anche a livello internazionale. Ma è ancora così?

“Sono felice di rispondere di sì”, spiega Alessandro Marchionni, responsabile fiction e documentaristica RSI. “La Svizzera ha costruito sull’arco di molti decenni una posizione rilevante nella documentaristica a livello internazionale. La Svizzera non è forte soltanto nella produzione, ma lo è anche nell’esporre poi questo tipo di opere, come nel caso di Nyon, che è uno dei principali festival a livello europeo”.

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Alessandro Marcionni in un'immagine d'archivio

  • Ti-Press

A inizio anno il Consiglio federale ha deciso di stanziare circa 990 milioni di franchi per la cultura. Una cifra in linea con il recente passato, ma definita insufficiente da molti operatori culturali, tra cui per esempio al settore cinema, che riceverà 210 milioni. Ma sono sufficienti?

“Nell’arco dell’ultimo anno”, prosegue Marcionni, “sono stati annunciate non tanto delle riduzioni, quanto un mancato aumento del sostegno a determinati progetti di carattere culturale, che si fanno sempre più costosi. Perché purtroppo il carovita incide in maniera molto dura e questo ha messo in parte l’industria in difficoltà. Ma è un’industria che si sa muovere anche su altri fronti: lavora molto sulla coproduzione internazionale, e quindi sono sereno e ottimista che saprà compensare”.

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Il direttore del FFDUL Antonio Prata in un'immagine d'archivio

  • RSI

Serenità e ottimismo sono anche i protagonisti del già citato “Wisdom of happiness”, film che ha chiuso domenica il Festival dei diritti umani di Lugano. “Abbiamo voluto chiudere con un messaggio di pace e di speranza”, spiega il direttore del FFDUL, Antonio Prata. “E non potevamo fare altrimenti, se non appunto scegliendo di chiudere con questo film che è molto profondo. Non è soltanto un’intervista, è un film che ci toglie anche un po’ da quello che è sempre più il nostro pensare quotidiano, con le informazioni che prendiamo così, in maniera molto superficiale. I ritmi spesso infernali della vita non ci permettono di approfondire e di riflettere, di entrare dentro le cose. Questo incontro con il Dalai Lama, invece, ci darà la possibilità di conoscere un po’ di più forse anche noi stessi”.

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