In questi giorni c’è chi s’è chiesto se la polemica per l’arrivo di Roman Polanski a Locarno non possa mettere a rischio il credito per il Palacinema che, nei prossimi mesi, dovrà essere votato in Gran Consiglio…
“Questo - afferma il direttore del Dipartimento dell'educazione, della cultura e dello sport (DECS) Manuele Bertoli - è un discorso estremamente delicato e pericoloso. O la manifestazione la si vuole, e allora la si vuole libera, oppure non la si vuole. Non ci sono vie di mezzo. La politica deve dare delle condizioni quadro, che sono quelle del finanziamento. Ma non deve intromettersi nelle scelte dirette perché ucciderebbe questa manifestazione, che è culturale. Naturalmente ognuno può avere le sue opinioni su personaggi, film e temi trattati, ma Locarno deve rimanere uno spazio di libertà. Mi spiego: la libertà di vedere, non vedere o criticare quello che viene proposto deve essere la più ampia possibile”.
E dello sbarco di Polanski che ne pensa?
“E' una decisione di Carlo Chatrian e va benissimo. Si tratta di un regista rilevante e da questo profilo la scelta è assolutamente corretta. Dal profilo penale poi, ognuno ha le sue opinioni. Anche io ho le mie. Ma la Svizzera ha respinto la domanda di estradizione negli Stati Uniti. Dovremmo attenerci a quanto deciso dalle autorità”.
In un momento, come questo, di finanze in rosso e di tagli, è giusto che il Ticino continui a sostenere con queste cifre il Festival?
“La grandissima parte del sostegno è erogata tramite il fondo Swisslos, quindi soldi cantonali in senso stretto, quelli delle imposte, ce ne sono pochissimi. Il Festival è uno dei grandi fruitori della politica culturale del nostro cantone, che in gran parte avviene attraverso questo fondo alimentato dal gioco, e che evidentemente ha una funzione difficilmente sostituibile”.
Il Pardo è riuscito ad essere riconosciuto quale uno dei principali Festival del cinema a livello internazionale. Secondo lei riuscirà a mantenere questa dimensione?
“Questo obiettivo è stato raggiunto e ciò è positivo. Oggi il Festival è uno degli eventi più importanti a livello svizzero ed è straordinario che questo accada a Locarno, che non è una grande città. E che non può appoggiarsi ad una serie di infrastrutture cittadine e su potenzialità finanziarie importanti come hanno Berlino e Cannes, che è al centro di una zona turistica di rilevanza mondiale. Mantenere questo obiettivo credo dunque che sia già ottimo. Ci sono tutte le premesse perché si vada in questa direzione, ma le condizioni sono chiare: devono essere mantenute sia la qualità che la libertà di cui può ora usufruire questa perla culturale del nostro territorio”.
Joe Pieracci
CSI 07.30 del 06/08/2014 Il servizio di Alessandro Tini
RSI Info 06.08.2014, 09:34
RG 08.00 del 06/08/2014 Il servizio di Giuseppe Bucci
RSI Info 06.08.2014, 09:57