Le cifre della 77esima edizione del Locarno Film Festival che si sta chiudendo proprio in queste ore sono positive, ma per un evento culturale comunque i numeri sono solo una parte dell’equazione.
Il direttore operativo Raphaël Brunschwig ai microfoni del TG ha spiegato che il Pardo deve già guardare al futuro, perché una manifestazione culturale deve interrogarsi su “come assicurare che quello che facciamo sia rilevante anche domani. È la grande domanda su cui ci si confronterà, ma è parte di un processo continuo e di una messa in discussione di quello che facciamo”.
Intanto nel 2024 Brunschwig e il suo team chiudono il festival con la consapevolezza che la risposta del pubblico è sempre positiva: “Alcuni dati ci fanno particolarmente piacere: all’interno del +2% degli abbonamenti, c’è un +7% di abbonamenti per studenti”. Gli accreditati hanno poi fatto segnare “un numero record”, soprattutto per quanto riguarda i professionisti dell’industria cinematografica.
“Il Festival appartiene al territorio”
Bilancio positivo anche per il direttore artistico Giona Nazzaro: “Dal punto di vista del pubblico e di come è stato accolto da Locarno e la Svizzera, il bilancio del festival è positivo. Tra festival e popolazione si è stretto ulteriormente un vincolo di affetto e complicità, ma anche di fiducia”.
Nazzaro vede positivamente anche il dibattito attorno all’ipotesi di uno spostamento delle date del Pardo: “Il festival fa discutere, significa che viene percepito come qualcosa che appartiene al territorio”.
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