Le temperature estive non fanno certo pensare agli impianti sciistici, eppure la questione è sempre attuale, ancor più ora che il Dipartimento delle finanze e dell'economia (DFE) ha pronta la richiesta di rinnovo (2021-2025) del credito quadro per le cinque principali stazioni invernali ticinesi (Airolo, Bosco Gurin, Campo Blenio, Carì e Nara).
E la prima notizia è che anche Bosco Gurin sarà della partita, nonostante il gestore - Giovanni Frapolli - avesse detto di voler gettare la spugna. A confermarlo ai microfoni della RSI è il direttore del DFE Christian Vitta: “Noi abbiamo chiesto anche a Bosco Gurin l’interesse ad essere ancora presente in questo credito quadro, ci è stato risposto affermativamente, quindi noi partiamo dal presupposto che la stazione continuerà la propria attività”.
CSI 18.00 del 29.06.2021 - Le reazioni di Bosco Gurin e Airolo al nuovo credito
RSI Info 29.06.2021, 20:08
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Frapolli: "Me lo hanno chiesto i comuni, andiamo avanti con la destagionalizzazione"
Anche il diretto interessato ha infatti confermato ai microfoni della RSI l'intenzione di proseguire l'attività in alta Val Rovana: "Mi hanno supplicato i comuni della Vallemaggia, i comuni del Locarnese, … dicendomi ‘noi puoi chiudere per colpa di 20 persone, abbiamo una bella destinazione e sarebbe peccato’. Inoltre il comprensorio sta cambiando – nel solco delle direttive cantonali e federali – nell’ottica della destagionalizzazione sulle 4 stagioni. Quindi anche se un domani avremo sempre più problemi con la neve, io sono pronto a modificare in base a quello che le autorità vogliono per queste particolari destinazioni di montagna.”
“Correttivi puntuali, dopo due anni cambio della chiave di riparto”
Per quanto riguarda l’importo del credito, che per gli ultimi 4 anni ammontava a 5,4 milioni di franchi, “ci sarà un leggero aumento” ha spiegato Christian Vitta.
L'attuale chiave di riparto sarà confermata per i primi due anni. A questo proposito va ricordato che Bosco Gurin e Carì chiedevano un sostegno maggiore, ritenendo Airolo Pesciüm troppo privilegiata, e infatti qualcosa a partire dal terzo anno cambierà: “Bisognerà elaborare una nuova chiave di riparto che tenga conto di parametri più aggiornati rispetto a quelli attualmente in vigore”.
Viene per esempio ribadita la necessità di una messa in rete delle stazioni sciistiche, di sinergie: “Perché questo permette anche di contenere i costi. Le sinergie le vediamo soprattutto nelle collaborazioni interaziendali sia sul fronte della gestione centralizzata e condivisa – ad esempio nel marketing e nella vendita – sia su quello della manutenzione e della gestione. Questo è quello che ci attendiamo, nell’ottica poi di elaborare anche la nuova chiave di riparto” spiega ancora Vitta.
Il Cantone conferma quindi l'intenzione di sostenere i vari impianti sul territorio ticinese e lo fa immaginando anche delle sinergie con il settore turistico: “Da un lato attraverso la piattaforma Ticino Ticket, sui cui sarà immaginabile in futuro integrare gli impianti di risalita. Poi abbiamo Vivi il tuo Ticino 2.0 – un progetto che presenteremo prossimamente – che vuole dare un segnale anche ai residenti per quanto riguarda il trasporto pubblico-turistico” conclude Vitta.
Il credito quadro dovrebbe venir licenziato dal Governo domani, mercoledì.
Pronto il sostegno agli impianti di risalita
Il Quotidiano 29.06.2021, 21:30