Oggi 25 novembre si è celebrata la giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Una ricorrenza segnata da manifestazioni in tutto il mondo. A Bellinzona sono scese in piazza oltre 500 donne, ma anche uomini e bambini, per dire basta. E per la prima volta è stata anche organizzata una giornata di sensibilizzazione cantonale che ha riunito una ventina di associazioni. Dopo che in settimana le autorità avevano fatto il punto sulla situazione e ne era emerso che sono 3 le chiamate alla polizia ogni giorno per casi di violenza domestica, la necessità di fare rete è sempre più forte e chiara.
Non è più un fenomeno privato, è un fenomeno che riguarda tutti
Monica Bucci, direttrice aggiunta della Divisione giustizia
“Non è più un fenomeno privato, è un fenomeno che riguarda tutti. E lo rendiamo normale: non normale perché è giusto farlo, ma normale perché è giusto farsi aiutare e chiedere aiuto”, afferma Monica Bucci, direttrice aggiunta della Divisione giustizia.
Bellinzona, manifestazione contro la violenza sulle donne (foto Tipress)
Grande partecipazione ai cortei nelle citta italiane
Centinaia di migliaia di persone sono scese in piazza a Milano, Bologna, Torino, Roma e in altre città italiane. La sensazione è che il femminicidio di Giulia Cecchettin abbia acceso una nuova ondata di proteste nei confronti della violenza sulle donne. Secondo diverse associazioni, in Italia ogni tre giorni una donna muore per mano di un uomo.
“Roma è invasa dalla marea fucsia. Siamo almeno 500mila”. Questa è la stima fatta dalle organizzatrici del corteo contro la violenza sulle donne promosso da Non Una Di Meno, partito dal Circo Massimo.
In molte città italiane ci sono stati cortei molto partecipati
Turchia: polizia ferma il corteo delle donne a Istanbul
La polizia in tenuta antisommossa ha fermato un corteo con qualche centinaio di attiviste che stavano marciando nel centro di Istanbul in occasione della giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.
La protesta per le strade di Istanbul
Le forze dell’ordine hanno bloccato la strada alle attiviste che, con cartelloni e slogan femministi, avevano iniziato a marciare dal quartiere di Mecidiyekoy verso la centrale piazza Taksim, già da ieri completamente transennata. Per decisione della prefettura di Istanbul, sono state chiuse le fermate della metropolitana nei quartieri più centrali, sorvegliati da molti agenti di polizia.