L'assemblea degli azionisti di Lugano Airport SA ha decretato lo scioglimento e la messa in liquidazione della società che gestisce lo scalo di Agno, che sarà operativo nella forma attuale fino alla fine del prossimo mese di maggio. Poi passerà nelle mani della città che è detentrice della concessione federale per la gestione. La speranza è che, come spiegato nella conferenza stampa della scorsa settimana quando è stato annunciato che l'esperienza era giunta al capolinea, a partire dal 2021 la palla passi nelle mani dei privati interessati a gestire l'aviazione generale che, a gennaio e febbraio, prima del tracollo a causa del coronavirus che ha praticamente azzerato i movimenti e le attività, stava dando segnali incoraggianti.
L'attuale consiglio d'amministrazione della società (il cui capitale è detenuto all'87,5% dalla città e al 12,5% dal cantone) presieduto dal sindaco di Lugano Marco Borradori, è stato revocato, come da prassi. In qualità di liquidatore è stato confermato l'avvocato Emanuele Stauffer. Il suo primo compito sarà procedere al pagamento dei debiti di LASA che attualmente impiega 72 persone per un totale di 62 posti a tempo pieno. La fase transitoria prenderà avvio il 1° giugno con 13 collaboratori. A termine, con la gestione privata, si pensa che si potrà salvare una trentina di impieghi.