La Dichiarazione di Lugano è pronta. Il documento è stato presentato questa mattina al Palazzo dei Congressi dal presidente della Confederazione Ignazio Cassis e dal Primo ministro ucraino Denys Smihal.
“Qui a Lugano – ha dichiarato Cassis – abbiamo lanciato un processo di ripresa dell’Ucraina a livello internazionale e abbiamo fissato i principi che stanno alla base di questa ripresa. Io vedo dei valori fondamentali e duraturi in questo documento. Quello che abbiamo raggiunto è consolidato nella Dichiarazione di Lugano”.
Cassis ha poi spiegato che tutto si concentra sui “Sette principi di Lugano”, che segnano l’inizio di un lungo processo di ripresa, definendone criteri e metodi e collegando la ripresa alle riforme necessarie. Il presidente della Confederazione ha brevemente passato in rassegna questi punti, che riguardano i partenariati, le riforme, la trasparenza e la lotta alla corruzione, la partecipazione democratica, l’impegno di attori multipli internazionali e locali, l’attenzione e il coinvolgimento delle minoranze e, infine, la sostenibilità (ambientale ed economica) di tutto il processo. Cassis ha infine ringraziato anche la Gran Bretagna che “ha accolto il testimone” per la prossima conferenza di questo tipo.
Ricostruzione: i bisogni oggi
Telegiornale 04.07.2022, 22:00
In merito alla ricostruzione materiale, il primo ministro ucraino Denys Smihal ha presentato ieri (lunedì) un piano da 750 miliardi di dollari. Oggi (martedì) alle battute finali della conferenza luganese, presentando il documento finale, Smihal ha ringraziato Ignazio Cassis e a Ursula Von Der Leyen "per il sostegno al nostro Paese e per l’organizzazione di questa conferenza”. Smihal ha poi spiegato che la “road map” per la ricostruzione presentata ieri è stata riconosciuta come documento principale per la ricostruzione: “Tutti quanti sappiamo che è un documento ‘aperto’ e che potrà venire ancora modificato e adattato con lo sviluppo della situazione, ma si tratta comunque dell’inizio di un lungo percorso. Oggi tutti i partecipanti a questa conferenza hanno appoggiato la creazione della piattaforma per realizzare questo piano, un piano a cui inizieremo a lavorare già da oggi” ha concluso Smihal, che si è augurato che il prossimo anno, in Gran Bretagna, non si parlerà già più tanto del piano, quanto dei suoi primi risultati.
A Lugano l'UE conferma il sostegno a Kiev
Telegiornale 04.07.2022, 22:00
Nonostante le discussioni sulla ricostruzione in riva al Ceresio, in Ucraina prosegue però la distruzione delle armi, con i combattimenti più intensi sempre soprattutto nel Donbass, dove i russi che hanno dichiarato di aver preso il controllo dell’intera regione di Lugansk.
di Ludovico Camposampiero, Stefano Wingeyer, Diego Moles, Patrick Stopper, Alex Ricordi e Dario Lanfranconi