La fresa da oltre 12 metri di diametro a marzo inizierà ad attraversare il massiccio del San Gottardo. Ma in Leventina si lavora già da tempo all’interno dell’imponente cantiere che si estende su un’ampia superficie di Airolo. Il piccolo comune è destinato ad ospitare un’opera di valenza internazionale: la seconda canna del tunnel autostradale.
Le autorità responsabili dei lavori hanno invitato sabato la popolazione a osservare con i propri occhi i luoghi, i mezzi e le opere che stanno trasformando il territorio. “Sono arrivati in molti. Sono curiosi e sono interessati”, dice Eugenio Sapia, responsabile della comunicazione del progetto. “L’area più visitata è stata quella della fresatrice che è in fase di montaggio. Interessa anche l’impianto per la gestione del materiale a Stalvedro, dove quanto scavato verrà trattato per essere riutilizzato sia per la costruzione della galleria di Airolo, sia per la rinaturazione del Lago dei Quattro Cantoni”.
I lavori procedono secondo programma, afferma Udo Oppliger, responsabile del progetto II canna del San Gottardo: “I primi pezzi di fresa sono arrivati dalla Germania. Il montaggio durerà sei mesi. È come un Lego, il macchinario è già montato nello stabilimento tedesco del produttore, smontato pezzo per pezzo viene portato con dei trasporti eccezionali per essere qui riassemblato”.
Tra le voci del pubblico presente, c’è chi ha sottolineato l’impegno per l’ambiente molto più evidente rispetto a quanto si faceva in passato. E gli airolesi? “Siamo per forza abituati a tutti questi lavori”, dice una signora. La galleria verrà inaugurata nel 2033.