La grandine causa ogni anno in Svizzera danni milionari. E`il pericolo naturale più costoso dopo le piene. Un fenomeno difficile da prevedere; per comprenderlo meglio nasce nella Confederazione una rete di rilevamento unica nel suo genere a livello mondiale: 80 sensori automatizzati; 25 di questi saranno installati in Ticino, il primo è stato montato venerdì mattina sul tetto degli studi RSI di Comano. Misurerà le dimensioni dei chicchi, l’energia d’urto e l’ora della grandinata, per migliorare le previsioni e gli avvisi di allerta.
La rete di radar meteorologici consente di riconoscere la grandine all’interno delle nubi. Finora, però, non era possibile verificare le rilevazioni-radar perché mancavano le osservazioni al suolo. "I sensori, ora, ci aiuteranno a prevedere meglio la grandine", ha spiegato Alessandro Hering di Locarno Monti.
MeteoSvizzera è partner del progetto insieme ai ricercatori del Laboratorio Mobiliare per i pericoli naturali dell’Università di Berna. La Mobiliare ha sostenuto il progetto con un milione di franchi.