"Ho maturato, dopo lunga riflessione, la decisione di non ricandidarmi per un ulteriore mandato quale municipale della città di Lugano. Nei primi giorni di dicembre ho informato il partito liberale radicale di questa mia intenzione. Questa decisione è legata a scelte personali che mi portano a voler e dover investire maggiormente nello sviluppo della mia attività professionale e personale. Il clima negativo all’interno del partito - soprattutto a Lugano - ha contribuito allo spostamento di queste mie priorità in questa fase della mia vita".
È con queste parole che Michele Bertini spiega martedì il motivo della sua assenza sulla lista del PLR per il Municipio alle prossime elezioni comunali del 5 di aprile.
"Sono dispiaciuto di non poter seguire gli importanti progetti avviati, il grosso lavoro dei servizi e dei collaboratori e di non poter continuare a intrattenere i rapporti privilegiati con i cittadini", aggiunge il vicesindaco, che nega poi le voci di una sua candidatura per un altro partito, come pure di voler abbandonare la politica.
La posizione di Tognola
"Una punta di diamante che ci lascia rende tutto molto, molto più complicato". È questo il commento del presidente del PLR di Lugano, Guido Tognola, che, intervistato dalla RSI, conferma come l'obiettivo del partito in vista dell'appuntamento elettorale rimanga lo stesso, ovvero: "avere tre municipali e una forza importante a livello di Consiglio comunale". Tuttavia, ammette, "senza Bertini sarà decisamente più difficile". Sul tema del clima negativo, il presidente del PLR luganese getta acqua sul fuoco: "I rapporti si costruiscono a due. Non erano pessimi. Non credo che sia legato al rapporto con il partito, con la sezione di Lugano", afferma.
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