Per i produttori di latte caprino ticinesi si prospetta un'annata nera con un calo della produzione casearia di circa il 30%. Le cause? Agrifutura, associazione degli agricoltori, chiama in causa la presenza del lupo sui pascoli. Il predatore, dicono, mette a rischio anche il futuro delle specialità gastronomiche tipiche delle regioni di montagna.
"In Valle Maggia gli alpeggi con le capre sono attualmente quattro - dice Enrico Rezzonico, presidente dell'Associazione caprina ticinese, che raggruppa una trentina di allevatori. "Se vengono predate, diminuiranno ancora. Il futuro è a rischio". Il problema, continua, viene toccato giornalmente con mano: "Ho un caseificio, dove cinque-sei produttori portano il latte. Ce n'erano altri quattro che però, quest'anno, dopo 15 giorni hanno detto basta. Gli animali tenuti in stalla di notte e di giorno nei recinti, non mangiano e quindi non producono. Un anno così è sopportabile, ma al secondo altri si stuferanno e non terranno più le capre". L'allevatore fa due conti e, litri alla mano, lamenta "una perdita attorno al 30%".
La situazione ha spinto anche Agrifutura a scendere in campo. Il suo presidente Giovanni Berardi punta il dito contro il lupo: "La presenza dei grandi predatori aumenta da una parte il carico di lavoro e diminuisce la resa". Con la diminuzione della produzione, continua il presidente, "l'attività diventa antieconomica ed è per questo che vogliamo lottare attraverso un fondo giuridico in aiuto agli agricoltori per impugnare le decisioni di indennizzo, affinché venga riconosciuto anche il maggior valore dato dalla trasformazione in formaggio del latte di capra".
In Ticino nel 2020 gli indennizzi sono stati pari a circa 140'000 franchi. Secondo Agrifutura andrebbero aumentati, tenendo conto della resa. Una capra può produrre 600 litri all'anno e un litro viene pagato 1 franco e 60. Dunque un solo animale genera un valore di 1'000 franchi. Ma se viene ucciso da un lupo, l'allevatore di solito riceve molto meno.
Gli indennizzi: "C'è capra e capra"
"Per gli indennizzi - è la puntalizzazione di Gabriele Cozzi, dell'Ufficio cantonale Caccia e Pesca - ci basiamo su valori che sono stabiliti dall'associazione di categoria. Quindi è il settore che stabilisce il valore di un animale e chiaramente ci sono dei valori medi per animali che non hanno una discendenza particolare". Inoltre, sottolinea, "un animale di un anno non ha lo stesso valore di uno di due-tre anni, quando è nel pieno della produttività, ma anche di uno di dieci anni che magari non è più così produttivo". Ma quanto viene rimborsata una capra che viene uccisa da un grande predatore? "Parlando dei valori medi, un animale senza discendenza particolare, viene rimborsato 450 franchi e 700 se dovesse risultare gravido. Il valore di una pecora è leggermente minore: 350 franchi per una femmina adulta e 600 per adulta gravida".
SEIDISERA del 01.09.2023: Il servizio di John Robbiani
RSI Info 01.09.2023, 20:06
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SEIDISERA del 01.09.2023: L'intervista a Gabriele Cozzi
RSI Info 01.09.2023, 20:11
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