La pandemia ha influito anche sugli aspetti giuridici e anche gli specialisti in materia possono trovarsi spiazzati. Le ordinanze, le misure eccezionali, le disposizioni temporanee decise in nome della lotta al Covid19 hanno talvolta generato - e ancora possono generare - confusione e difficoltà soprattutto tra chi è chiamato a organizzare e a far rispettare le normative.
"Dobbiamo essere in chiaro, ci troviamo veramente in una situazione di emergenza per la quale, le regole, le leggi che conoscevamo prima, possono essere superate attraverso ordinanze, decisioni, dell'organo esecutivo, che vengono prese d'urgenza per cercare di fare fronte ai pericoli per la salute pubblica", spiega ai microfoni RSI il presidente dell'Ordine ticinese degli avvocati, Gianluca Padlina. "A creare confusione ci sono anche le continue modifiche. Il diritto funziona quando è certo, è stabile, è conosciuto da tutti. In questa situazione, invece, siamo confrontati con regole in continuo cambiamento".
Situazione senza precedenti
Si parla di diritto, che deve essere conosciuto da tutti, ma viene da pensare che in questa situazione il cittadino faccia fatica a orientarsi e ad essere soprattutto pienamente informato... "Non soltanto il cittadino, ma anche gli addetti ai lavori di un determinato settore, o gli stessi avvocati, adesso come adesso, sono in difficoltà nel seguire e individuare quale norma sia concretamente applicabile in ogni caso", sottolinea Gianluca Padlina. "La questione giuridica è molto interessante. Evidentemente una soluzione non c'è, nella misura in cui nei libri di storia, perlomeno in quelli di storia giuridica, situazioni di questo tipo non si sono mai verificate".
Ciò che resta però fondamentale in un momento così delicato, conclude però Padlina, è seguire le indicazioni date dalle autorità e quindi le ordinanze, perché è importante - al di la della possibile confusione - che non si creino spaccature.