Le disposizioni adottate venerdì dalle autorità cantonali ticinesi per limitare la diffusione del coronavirus hanno avuto ripercussioni importanti sugli eventi culturali e di svago. I locali notturni più grandi del Ticino, come il Vanilla di Riazzino, il Temus di Agno e il Seven di Lugano hanno deciso di chiudere fino a nuovo avviso, eccezion fatta per il Lounge del Seven, che rimarrà aperto limitando a 150 (su 200) le presenze dei clienti.
Anche il LAC di Lugano ha dovuto rivedere in modo incisivo la sua agenda: tutti gli spettacoli previsti nella sala principale saranno annullati fino al 15 marzo. Tuttavia, gli eventi culturali destinati a un pubblico ristretto sono confermati. Al Teatro sociale di Bellinzona su 6 spettacoli in cartellone fino al 15 marzo, uno è stato confermato, la pièce di martedì 10 marzo (Una notte sbagliata di Marco Baliani), mentre tutti gli altri sono rinviati.
In difficoltà anche i cinema della regione, che rimangono aperti con accorgimenti per rispettare le norme in vigore senza sopprimere le proiezioni. Al Palacinema di Locarno, l’evento “L’immagine e la parola”, organizzato in collaborazione con il Locarno film festival non avrà luogo.
07.03.2020: Teatri e cinema in difficoltà