Gli operai delle Officine FFS di Bellinzona non ci stanno e scendono in campo all'indomani della presentazione della dichiarazione d'intenti sul futuro dello stabilimento. Nel corso dell’assemblea del personale, tenutasi martedì in mattinata nella pitturiera, i lavoratori hanno deciso di convocare ad un tavolo di lavoro il Consiglio di Stato, il Municipio cittadino e i vertici delle Ferrovie federali svizzere.
Durante l’assemblea, il comitato Giù le mani dalle Officine e i sindacati hanno illustrato quanto è stato presentato lunedì dopo la firma dell'intesa. Questa prevede la realizzazione di una moderna struttura entro il 2026, che impiegherà circa la metà dei 400 lavoratori attualmente in forza.
Il tema è stato affrontato pure dalla Commissione della gestione del Gran Consiglio ticinese. Prima di dare una valutazione, però, preferisce studiare i contenuti del progetto del nuovo stabilimento industriale.
CSI/Quot/sulma