Pietro Leemann è lo chef ticinese più famoso d’Europa e il suo ristorante milanese, il Joia, è stato il primo ad ottenere una stella Michelin con una cucina vegetariana. Dopo anni di duro lavoro e soddisfazioni, tuttavia, Leemann ha scelto di lasciarlo per ritirarsi nelle valli del Locarnese. Qui vive in comunità, dedicandosi alla sua dimensione interiore: “È una questione di priorità. Trovo che la vita sia molto bella quando riusciamo a trasformarla nella direzione che più ci piace”.
Leemann non abbandona però la cucina, ma continua ad integrarla nel suo percorso spirituale: “Non per nulla” racconta all’inserto Il Faro del Telegiornale “in tutte le scuole di pensiero religioso il cibo è centrale come elemento”. Lo chef cita poi l’esempio dei templi Zen in cui il cuoco, dopo l’abate, è la persona più influente.
A condurre il Joia sono ora Sauro Ricci e Raffaele Minghini, i due sous-chef che lo hanno rilevato e che, secondo Leemann, sapranno farlo prosperare ulteriormente. “Sono contento di avere avuto la forza di lasciarlo; dopo tanti anni poteva essere una cosa non facile, ma questo progetto spirituale mi aiuta” conclude.