Ticino e Grigioni

Preoccupazione per l’arrivo di Uber in Ticino

Il Municipio di Lugano intende incontrare l’azienda di trasporto USA, per capire cosa potrà succedere in un mercato già surriscaldato da 200 tassisti, di cui 48 autorizzati dalla città - Tariffe controllate speciali

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Preoccupa l'arrivo di Uber a Lugano

Il Quotidiano 29.08.2024, 19:00

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Di: Sharon Bernardi/RSI Info

L’arrivo di Uber non passerà inosservato, Lugano infatti intende incontrare i vertici dell’azienda di trasporto privato USA (che opera attraverso un’app). E non manca la preoccupazione tra i tassisti. Le tariffe saranno delle sorvegliate speciali.

Uber, l’azienda americana attiva nel trasporto privato, è già presente in Svizzera in numerose città come Zurigo e Ginevra. Ora sbarca anche in Ticino, in un mercato, quello dei tassisti, da sempre surriscaldato. Il suo arrivo è così accompagnato da preoccupazione.

Uber dice che, per andare dalla Stazione al Parco Ciani, si pagherebbero 18 franchi... “La corsa minima che abbiamo noi Taxi città di Lugano è 18 franchi, più i bagagli (si pagano 1,50 franchi per ogni bagaglio). Dunqe la corsa mediamente viene a costare 20/22 franchi”, spiega Jonathan Mazzella, tassista con autorizzazione municipale.

Quello delle tariffe sarà uno dei nodi scoperti, perché la cinquantina di tassisti autorizzati dalla città ha regole ben chiare da rispettare. E il tariffario è uno di questi. Come dire che l’arrivo di Uber non era atteso con impazienza. “Per me potrebbe rappresentare solo un ostacolo, perché rappresenta una concorrenza sicuramente sleale a livello delle tratte urbane, perché la corsa viene pagata un po’ di meno e una parte di questa corsa viene incassata dal colosso USA. O si da un servizio o si liberalizza tutto. Tutti possono fare tutto. Però anche questo non è buono”, dice Mazzella.

Dal canto suo Karin Valenzano Rossi, responsabile Dicastero sicurezza e spazi urbani di Lugano sottolinea che: “Certamente capisco gli operatori e la loro preoccupazione. Quando arriva qualcosa di nuovo e di consolidato in altre realtà urbane preoccupa, però è ineluttabile... sarebbe come cercare di fermare il vento con un fazzoletto”.

Il Municipio intende incontrare i rappresentanti di Uber, per capire cosa potrà succedere in un mercato già surriscaldato da 200 tassisti, di cui 48 autorizzati dalla città. Al capitolo collaborazioni, l’azienda americana ha fatto sapere alla RSI che ... “tutti potranno usare l’app per beneficiare di una nuova clientela”.

“Oggi gli spazi pubblici-stalli taxi sono riservati solamente ai tassisti che hanno un’autorizzazione - dice Karin Valenzano Rossi -. E questo evidentemente può entrare in conflitto con servizi diversi. Per cui è assolutamente necessario che tutte le categorie si parlino e il Municipio possa essere coinvolto in queste discussioni per poter attivamente capire se bisogna metter mano all’ordinanza”.

Un’ordinanza che finora non ha comunque portato tranquillità, in un settore che in passato contava tanto sulla clientela dell’aeroporto. “Il lavoro è poco, e devo dire che non è neanche tanto ben gestito, perché subiamo la concorrenza sleale, spesso, di nostri colleghi dei taxi privati che magari sostano al nostro posto con le loro tariffe”, lamenta Mazzella.

Certo che la polizia non può concentrarsi solo ed unicamente sulla regolamentazione dei dissidi tra prestatori di servizio”, sottolinea Karin Valenzano Rossi.

Dissidi che l’arrivo di un’app rischia di complicare.

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