Preventivo 2017, secondo atto. Il Gran Consiglio lunedì è tornato a chinarsi sui conti del cantone di quest’anno, dopo la situazione di stand-by venutasi a creare un mese fa dopo la bocciatura a sorpresa dei preventivi. Il documento è stato infine approvato nonostante le voci contrarie di sinistra e destra, ma la discussione sui contenuti è stata animata e il dissenso è venuto a galla più volte quando si è rimarcato che i tagli attuati colpivano in particolare l’ambito della socialità.
Il relatore di maggioranza Walter Gianora (PLR) ha confermato che quello presentato non è altro che un documento-fotocopia rispetto a quello di dicembre e ricordato che la situazione d’impasse ha in pratica messo “il freno a mano” all’attività del gremio. Rispetto a poco più di un mese fa si è modificato il disavanzo d’esercizio (circa 33,7 milioni di franchi) tramite una correzione, ha precisato Gianora, da mezzo milione apportata dalla maggioranza della Commissione. Quest’ultima ha invitato il CdS a impegnarsi nel fornire proposte per ridurre le spese statali con misure efficaci, ben elaborate e che in quanto tali richiederanno tempi tecnici ovviamente lunghi.
Ivo Durisch (PS), relatore di minoranza, ha a sua volta confermato che il rapporto è rimasto inalterato e rimane il no netto al Preventivo cantonale 2017 anche in relazione dei rilevanti tagli nell’ambito della socialità.
Alex Farinelli (capogruppo PLR) ha ricordato che si discute ancora una volta su un argomento che il suo partito ha già sostenuto in maniera compatta a dicembre, trattandosi di un conto preventivo elaborato sulla base delle misure strutturali di risparmio rese note a settembre. Il deputato liberale-radicale ha posto l’accento sul fatto che i grandi proclami seguiti all’impasse di dicembre non hanno avuto seguito e che le misure strutturali evidenziate lo scorso autunno avranno effetti concreti più in ottica 2018 che quest’anno. L’obiettivo di rientro da raggiungere suggerito al Governo dal gruppo PLR è stato fissato in 20 milioni, soluzione presa con il duplice scopo di avere un’idea concreta per definire il rientro e fissare una direzione chiara alla manovra di risanamento delle finanze.
Il capogruppo della Lega dei Ticinesi Daniele Caverzasio ha dal canto suo rilevato che la situazione attuale è dovuta a una “malagestione spendi e spandi” in tempi di vacche grasse che adesso, con una situazione economica ben diversa, assume toni ancor più dolorosi poiché i numeri evidenziano come a esser colpita duramente è la gente comune. Caverzasio ha ricordato che le persone in assistenza aumentano costantemente e che non si tratta di semplici cifre, ma di cittadini.
Fabio Bacchetta Cattori, per il gruppo PPD, ha rammentato che le polemiche delle ultime settimane hanno solo fatto male al cantone, mentre i cittadini chiedono risposte e soluzioni ai politici e non solo sterili discussioni. Il parlamentare popolare-democratico ha posto l’accento sul fatto che quanto elaborato nel Preventivo 2017 di gennaio è una versione affinata ma con le stesse basi di quello di dicembre; perciò il PPD ha garantito sostegno al rapporto di maggioranza.
In rappresentanza del gruppo PS Pelin Kandemir Bordoli ha sottolineato una certa sorpresa per l’orientamento "molto sociale" della Lega, che ha mostrato particolare attenzione alla situazione di molti cittadini confrontati con problemi economici, ma questa purtroppo non è una novità. I contenuti del Preventivo 2017 non sembra poter migliorare la situazione in questo ambito e per questo motivo il gruppo PS sosterrà il rapporto di minoranza di Ivo Durisch.
Gabriele Pinoja (La Destra) ha segnalato che il denaro giunto dalla Banca Nazionale è una circostanza eccezionale su cui non si può fare affidamento costante; in seconda battuta, avendo visto che rispetto a dicembre non è cambiato nulla, Pinoja ha confermato che non esistono le basi per sostenere un preventivo come quello 2017.
Il consigliere di Stato Christian Vitta (PLR) ha ricordato come a dicembre vi fosse un generale consenso sul documento presentato, che mostrava un disavanzo di “soli” 34 milioni, e che nonostante quest’approccio incoraggiante il Preventivo 2017 è stato rispedito in commissione. Commissione che secondo Vitta ripropone un testo in cui si chiedono altri 20 milioni di risparmi ma senza specificare come si vuole raggiungere tale traguardo. In buona sostanza l’unica possibilità per tale rientro sono tagli che equivalgono al toccare servizi e prestazioni e quindi persone e regioni. È un aspetto da non sottovalutare, poiché chiedere nuove misure di risparmio, ha rimarcato a chiare lettere il ministro PLR, significa in sostanza chiedere sacrifici ulteriori ai cittadini.
Il complesso del Preventivo 2017 è stato approvato con 51 voti favorevoli, 25 voci contrarie e tre astenuti.
EnCa
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