Il Dipartimento delle istituzioni ha tracciato martedì il bilancio annuale del Piano d’azione cantonale sulla violenza domestica e presentato alcune misure attivate nel corso degli ultimi 12 mesi. I numeri sono importanti, ma vi sono anche strumenti e processi di cooperazione positivi. Nello stesso tempo è stata l’occasione per lanciare la Giornata cantonale per la lotta alla violenza domestica che si terrà a Bellinzona sabato 25 novembre e la campagna mondiale “16 giorni di attivismo contro la violenza di genere”, che a partire dal 25 novembre, proporrà una serie di iniziative sino al 10 dicembre prossimo.
Durante la conferenza stampa, il Direttore del Dipartimento delle istituzioni Norman Gobbi – accompagnato dalla Direttrice della Divisione della giustizia, Frida Andreotti, dall’Aggiunta alla direttrice, Monica Bucci e dal Vice capo area medica dell’EOC, Mattia Lepori – ha sottolineato come il fenomeno della violenza domestica sia preoccupante, strutturale e trasversale a tutta la società. Ha quindi snocciolato alcune cifre che riguardano il 2022, prima a livello nazionale e poi cantonale.
Per quel che riguarda il Ticino, dapprima, si registrano - per il 2022 - 652 infrazioni in ambito familiare, in massima parte per lesioni semplici, minacce o ingiurie. La polizia è intervenuta 983 volte per arginare episodi di violenza domestica e proteggere le vittime.
Sia il Piano d’azione nazionale sia il Piano d’azione cantonale hanno lo scopo di eliminare la violenza domestica. Un obiettivo che si potrà raggiungere – ha affermato Gobbi –attraverso la massima collaborazione tra tutte le autorità cantonali e comunali coinvolte e la società civile. A questo proposito il Consigliere Stato ha sottolineato che il bilancio che si può tracciare in questo 2023 è positivo.
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