E’ Arogno a chiudere la stagione dei carnevali. La celebrazione, negli ultimi anni, è stata capace di reinventarsi affiancando una nuova tradizione più affine alle esigenze attuali del paese, permettendo il mantenimento delle abitudini del folklore locale che altrimenti sarebbero andate perdute.
Il carnevale di Re Becco, in svolgimento ieri (venerdì) e oggi (sabato), è nato proprio dalla necessità di coinvolgere maggiormente la popolazione, trasferendosi a una struttura più capiente, e, per rendersi attrattivo anche al di fuori dei confini, ha spostato la data del suo svolgimento, diventando l’ultimo del Ticino.
L'incoronazione di Re Becco
La manifestazione ha radici che si perdono in epoche antichissime e in luoghi lontani dal paese situato su un pianoro della Val Mara.
Il nome della festa dedicata ai più piccoli – "Zanétt" – sembrerebbe, infatti, essere il diminutivo del veneziano "Zan" e sarebbe dovuto ad alcuni emigranti ticinesi stabilitisi nella città lagunare all’epoca dei fasti della Serenissima.
Il carnevale dei ragazzi di Arogno
Il momento in cui il sovrano riconsegnerà le chiavi al sindaco sarà quello che segnerà la fine dei carnevali in tutta la Svizzera italiana. Le danze, lo ricordiamo, erano state aperte a Mesocco subito dopo l'Epifania.
AnP