“Sono contento. Felicissimo. Oggi è una bella giornata per il lavoro in Ticino. I ticinesi si sono fatti un regalo: hanno inserito nella Costituzione cantonale il principio di un salario dignitoso; un principio per il quale c’è un minimo e che sotto quello non si può scendere”. Così il coordinatore dei Verdi, Sergio Savoia, commenta su Youtube domenica il “sì” all'iniziativa "Salviamo il lavoro in Ticino”. “Ora il Consiglio di Stato dovrà fare, molto velocemente, la legge di applicazione”, prosegue. “Da oggi - conclude Savoia - un solo singolo lavoratore potrà appellarsi allo Stato per far difendere il proprio salario. Non ci sarà più bisogno di aspettare ripetuti abusi. Perché ora la Costituzione difende i salari dei residenti, dei ticinesi. E questo, per il Ticino, è un bellissimo risultato. Com’è un bel risultato per i Verdi, che hanno saputo crederci e lavorare fino alla fine, nonostante un risultato alle cantonali che non certo è stato straordinario. Ma questa vittoria non è nostra: è di tutti i ticinesi”.
“Siamo molto soddisfatti. E’ una scommessa vinta. Non avremmo mai pensato, quando abbiamo lanciato il referendum in novembre, di vincere così. E’ una bella soddisfazione per due movimento giovanili che erano da soli, o quasi, a raccogliere le firme”, commenta Fabio Käppeli, promotore insieme all'omologo dei Giovani UDC Alain Bühler, del referendum plebiscitato oggi dal popolo ticinese. “Secondo noi il messaggio principale che oggi viene lanciato al Governo è il seguente: le tasse non devono più essere aumentate. E anzi, come nel caso delle imposte di circolazione, dovrebbero essere diminuite visto che sono tra le più care della Svizzera”.
joe.p.
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